Durante i tre giorni di lavoro sono emerse le potenzialità e le ricchezze (umane in particolare) che le azioni e il network instaurato a livello globale dai singoli LOM sono in grado di generare.
Il rapporto costante tra l’attività dei LOM e le azioni legate al conseguimento degli obiettivi del Millennio (Millennium Development Goals) sono stati la traccia per condurre la discussione e i lavori al rapporto del le azioni JCI, l’active citizen framework e i nuovi Sustainable Development Goals (SDGs) che verranno ratificati dalle Nazioni Unite nel prossimo settembre.
Obiettivi che JCI sta incanalando all’interno della sua attività e che come JCI Italy stiamo diffondendo a partire dall’esperienza in EXPO.
E’ emerso, anche in un contesto così globale come solo il Palazzo di Vetro e la Grande Mela sanno essere, il ruolo centrale e fondamentale che hanno i singoli LOM nel declinare le azioni: le connessioni tra il raggiungimento di alcuni obiettivi è legato in modo inequivocabile alla messa in rete di azioni locali su diversa scala, perché effetti di problemi presenti in un paese si riflettono o generano problemi in un’altra nazione. E qui è emersa la forza della rete, ovvero mettere in relazione idee e/o problemi da risolvere in paesi diversi ma a livello locale, per generare impatti positivi in modo coordinato e consolidato.
Emozionante infine, il momento del lancio, nella prestigiosa cornice delle Nazioni Unite, del Global Youth Empowerment Fund, un fondo dedicato al finanziamento di attività locali che siano in linea con i principi dell’Active Citizen Framework JCI e che promuovano azioni in rete con movimenti e/o realtà locali nella cornice del post 2015 ovvero nella promozione-soluzione dei SDSs.
Non è mancata la possibilità di incontrare e confrontarsi con autorevoli autorità come ad esempio Ahmad Aledhawhi, inviato del Segretario Generale dell’ONU per i giovani e Ravi Karkara, advisor per i bambini e i giovani all’interno della UN Millennium Campaign nonché esperto sui temi dell’equità di genere.
Non sono mancati, inoltre, i momenti di relax o svago come la festa lungo le rive del fiume Hudson con vista Manhattan e la possibilità di tuffarsi nell’emozionante e frenetica vita della Grande Mela anche se per poco tempo.
Un’esperienza che suggerisco di vivere e forse di rivivere.