La scorsa settimana si è tenuto a New York il Global Partnership Summit (GPS); era la mia prima volta. Spero non l’ultima. Dopo aver vissuto una conferenza europea (Monaco) pensavo di trovare un’ambiente simile invece molto diverso ma non per questo meno elettrizzante, anzi. Durante i tre giorni di lavoro sono emerse le potenzialità e le ricchezze (umane in particolare) che le azioni e il network instaurato a livello globale dai singoli LOM sono in grado di generare. Il rapporto costante tra l’attività dei LOM e le azioni legate al conseguimento degli obiettivi del Millennio (Millennium Development Goals) sono stati la traccia per condurre la discussione e i lavori al rapporto del le azioni JCI, l’active citizen framework e i nuovi Sustainable Development Goals (SDGs) che verranno ratificati dalle Nazioni Unite nel prossimo settembre. Obiettivi che JCI sta incanalando all’interno della sua attività e che come JCI Italy stiamo diffondendo a partire dall’esperienza in EXPO. E’ emerso, anche in un contesto così globale come solo il Palazzo di Vetro e la Grande Mela sanno essere, il ruolo centrale e fondamentale che hanno i singoli LOM nel declinare le azioni: le connessioni tra il raggiungimento di alcuni obiettivi è legato in modo inequivocabile alla messa in rete di azioni locali su diversa scala, perché effetti di problemi presenti in un paese si riflettono o generano problemi in un’altra nazione. E qui è emersa la forza della rete, ovvero mettere in relazione idee e/o problemi da risolvere in paesi diversi ma a livello locale, per generare impatti positivi in modo coordinato e consolidato. Emozionante infine, il momento del lancio, nella prestigiosa cornice delle Nazioni Unite, del Global Youth Empowerment Fund, un fondo dedicato al finanziamento di attività locali che siano in linea con i principi dell’Active Citizen Framework JCI e che promuovano azioni in rete con movimenti e/o realtà locali nella cornice del post 2015 ovvero nella promozione-soluzione dei SDSs. Non è mancata la possibilità di incontrare e confrontarsi con autorevoli autorità come ad esempio Ahmad Aledhawhi, inviato del Segretario Generale dell’ONU per i giovani e Ravi Karkara, advisor per i bambini e i giovani all’interno della UN Millennium Campaign nonché esperto sui temi dell’equità di genere. Non sono mancati, inoltre, i momenti di relax o svago come la festa lungo le rive del fiume Hudson con vista Manhattan e la possibilità di tuffarsi nell’emozionante e frenetica vita della Grande Mela anche se per poco tempo. Un’esperienza che suggerisco di vivere e forse di rivivere. Comments are closed.
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December 2015
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