La scorsa settimana si è tenuto a New York il Global Partnership Summit (GPS); era la mia prima volta. Spero non l’ultima. Dopo aver vissuto una conferenza europea (Monaco) pensavo di trovare un’ambiente simile invece molto diverso ma non per questo meno elettrizzante, anzi. Durante i tre giorni di lavoro sono emerse le potenzialità e le ricchezze (umane in particolare) che le azioni e il network instaurato a livello globale dai singoli LOM sono in grado di generare. Il rapporto costante tra l’attività dei LOM e le azioni legate al conseguimento degli obiettivi del Millennio (Millennium Development Goals) sono stati la traccia per condurre la discussione e i lavori al rapporto del le azioni JCI, l’active citizen framework e i nuovi Sustainable Development Goals (SDGs) che verranno ratificati dalle Nazioni Unite nel prossimo settembre. Obiettivi che JCI sta incanalando all’interno della sua attività e che come JCI Italy stiamo diffondendo a partire dall’esperienza in EXPO. E’ emerso, anche in un contesto così globale come solo il Palazzo di Vetro e la Grande Mela sanno essere, il ruolo centrale e fondamentale che hanno i singoli LOM nel declinare le azioni: le connessioni tra il raggiungimento di alcuni obiettivi è legato in modo inequivocabile alla messa in rete di azioni locali su diversa scala, perché effetti di problemi presenti in un paese si riflettono o generano problemi in un’altra nazione. E qui è emersa la forza della rete, ovvero mettere in relazione idee e/o problemi da risolvere in paesi diversi ma a livello locale, per generare impatti positivi in modo coordinato e consolidato. Emozionante infine, il momento del lancio, nella prestigiosa cornice delle Nazioni Unite, del Global Youth Empowerment Fund, un fondo dedicato al finanziamento di attività locali che siano in linea con i principi dell’Active Citizen Framework JCI e che promuovano azioni in rete con movimenti e/o realtà locali nella cornice del post 2015 ovvero nella promozione-soluzione dei SDSs. Non è mancata la possibilità di incontrare e confrontarsi con autorevoli autorità come ad esempio Ahmad Aledhawhi, inviato del Segretario Generale dell’ONU per i giovani e Ravi Karkara, advisor per i bambini e i giovani all’interno della UN Millennium Campaign nonché esperto sui temi dell’equità di genere. Non sono mancati, inoltre, i momenti di relax o svago come la festa lungo le rive del fiume Hudson con vista Manhattan e la possibilità di tuffarsi nell’emozionante e frenetica vita della Grande Mela anche se per poco tempo. Un’esperienza che suggerisco di vivere e forse di rivivere. Tre giorni da incorniciare. Sono quelli vissuti da JCI Italy all'evento 100Expo. A partire da giovedì, quando dopo la riunione delConsiglio direttivo nazionale i primi arrivati si sono gustati - è proprio il caso di dirlo - una succulenta cena all'agriturismo l'Oasi.
Il giorno seguente, il programma è partito subito in quarta, con una dozzina di progetti locali e le best practices dei programmi nazionali presentati di fronte al presidente mondiale, Ismail Haznedar, che a seguire ha tenuto il seminario #CommitConnectCare. Al coffe break "Italia dei Sapori", offerto da una decina di organizzazioni locali, il gruppo si è diviso. I soci rimasti al centro congressi Malpensafiere hanno potuto seguire il corso JCI Impact tenuto dal formatore Andrea Albinati. Mentre la delegazione di "VIP" nazionali e internazionali si è recata con il 100expo Team all'Expo Hub di Busto Arsizio. Dove, alla presenza del sindaco Gianluigi Farioli, ha lanciato la campagna di JCI Italy per il sondaggio My World sull'agenda globale post 2015 direttamente dal podio dell'ONU, appositamente arrivato in Italia. Dopo l'incontro con i giornalisti, la carovana JCI di ecocar elettriche gentilmente offerte dal Comune si è spostata al tempio di educazione permanente alla pace sito di fronte al muncipio, dove il presidente internazionale ha ricevuto le donazioni di JCI Varese per la campagna antimalaria JCI Nothing but nets e l'Operation Hope in Nepal e dove ha potuto ammirare la lettera incorniciata arrivata dal Vaticano per l'iniziativa natalizia "Anche Gesù è stato un rifugiato" promossa dalla sezione provinciale della Junior Chamber International e per la quale è arrivata la benedizione di Papa Francesco. Al ritorno a Malpensafiere, mentre i soci gustavano un buffet "green" - con posate, piatti e bicchieri in materiale riciclato -, si è svolto l'incontro con la Camera di commercio varesina e l'agenzia speciale camerale Promovarese. Al pomeriggio, l'assemblea dei soci e quella del senato. In contemporanea, la visita del Presidente Haznedar e del rappresentante dell'agenzia ONU per lo Sviluppo Xavier Longan al padiglione turco e a quello italiano dell'EXPO.Accompagnati dal presidente internazionale emerito Chiara Milani, honorary chair dell'evento italiano, i due ospiti hanno ricevuto un secondo invito a "casa Italia", che hanno poi fatto domenica sera, per creare una collaborazione in vista del prosieguo dell'esposizione universale. In serata, il kick-off dei festeggiamenti del trentennale di JCI Varese, oggi guidata dal presidente Paolo Bellotti, con l'immancabile taglio della torta tra tanti amici italiani e stranieri di oggi e di ieri, sotto un suggestivo albero illuminato incastonato in una fabbrica tessile ristrutturata per ospitare un locale alla moda, scelta come location in quanto simbolo della necessità di costruire un luminoso futuro dando nuova vita a un glorioso passato. Sabato, la giornata all'Expo. Prima, divisi in due gruppi (guidati dal componenti del Comitato esecutivo varesino Federico Antognazza e Fabio Crespi) dato il "sold out" dell'evento, i delegati JCI hanno visitato il padiglione zero, quello giapponese (in vista del congresso mondiale 2015 a Kanazawa) e quello della Comunità europea. Poi l'arrivo alla Cascina Triulza, primo padiglione della società civile della storia dell'esposizione universale. Dove, dopo un simpatico pic-nic, si è tenuto un pomeriggio all'auditorium di cui si possono leggere i dettagli nell'articolo Con Jci coinvolti i visitatori di Expo sull'agenda Onu post 2015 che sintetizza l'esito della Speaking Competition guidata dalla responsabile nazionale Eleonora Bolla su "Feeding the planet, energy for life", i giovani talenti vincitori della selezione nazionale del Premio TOYP (The outstanding young persons), presentata dal responsabile nazionale Antonio Ianniello, e la tavola rotonda su responsabilità sociale d'impresa ed individuale, che ha visto un panel di relatori nazionali e internazionali in rappresentanza di governo, economia e società civile: assieme alla presidente Emmadesiree Galasso Ciaburri, i già citati Presidenti JCI Haznedar e Milani, ma anche il presidente 2011 e attuale chairman della Fondazione Kentaro Harada dal Giappone, la vice presidente internazionale Charlotte Moller Bysted dalla Danimarca, il rappresentante della My World Campaign Xavier Longan dalla Spagna e gli italiani Luca Donelli, responsabili degli Affari comunitari e internazionali del gruppo giovani di Confindustria, e Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale lombardo. Un approfondimento tramesso come progetto pilota su Periscope TV e seguito in diretta da oltre 200 computer, oltre ai dispositivi mobili. In serata, dopo il buffet in terrazza, le premiazioni e i festeggiamenti per il centenario del movimento JCI sul palco della Cascina Triulza. Con alle spalle il padiglione della Malesia e la vista su tutti i visitatori del padiglione della società civile, la presidente Galasso ha firmato a nome di JCI Italy la Carta di Milano. Durante la serata non è mancata l'apposizione del pin Jci a due nuovi soci ed ad un Senatore. A concludere un giorno davvero da ricordare, il magico spettacolo di luci, suoni e giochi d'acqua dell'albero della vita. Non è finita qui. Perché domenica alcune decine di delegati si sono trasferiti al lago Maggiore, dove - dopo una bella trasferta su un taxi boat - hanno avuto modo di vivere una bellissima attività di team building sull'Isola Bella, dedicata ai cento anni d'impatto JCI. Prima del ritorno a casa dalle Isole Borromee - in treno come le altre trasferte per coerenza con l'evento all'insegna della sostenibilità ambientale - un gustoso pranzo sull'Isola dei Pescatori, all'insegna del pesce di lago. Quindi, il momento dei saluti. Con una promessa: l'evento è stato talmente bello che a Roma ad ottobre per l'assemblea nazionale saremo ancora di più. E mentre i delegati partivano, il presidente internazionale in carica ed i due emeriti si recavano ancora all'Expo per gli ultimi due incontri, al padiglione tedesco e poi di nuovo con il vice direttore di quello italiano, per brindare dalla terrazza Martini al futuro di JCI Italy. "Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per l'evento, a tutti coloro che vi hanno partecipato e a tutti coloro che ci hanno riferito o mandato ringraziamenti e feedback pieni d'entusiasmo", commentano all'unisono i componenti del 100Expo Team, co-diretto dai presidenti nazionali emeriti Stefano Traversa e Gianfranco Demilio: "Con questo evento siamo certi che JCI Italy abbia iniziato a scrivere un nuovo, entusiasmante capitolo della sua storia. Dedichiamo questo successo alle generazioni future di soci italiani". Sarà Emmadesiree Ciaburri Galasso di JCI Parma il presidente 2015 di JCI Italy. A votarla all'unanimità è stata l'Assemblea riunita a Torino lo scorso fine settimana. Assieme a lei (terza Presidente nazionale espressa da JCI Parma e sesta donna di sempre), a guidare l'organizzazione nazionale nell'anno in cui il movimento JCI festeggerà il primo secolo di vita, saranno l'Immediate Past President Gianfranco Demilio (JCI Varese), il Vice Presidente Esecutivo Luca Iovine (JCI Salerno), il segretario generale Mara Larussa (JCI Lamezia Terme), il tesoriere Andrea Albinati (JCI Lamezia Terme) e il consigliere giuridico Stefano Manara (JCI Torino 2012). I delegati di JCI Italy hanno contribuito alla risoluzione presentata al Presidente del Consiglio europeo Herman van Rompuy, che trovate qui sotto in versione integrale: "We, the delegates of the 2014 JCI European Know-How Transfer, celebrating the 10th anniversary of this program meeting at the heart of Europe, recognize the importance of this time for the European continent. Conscious of the challenges that the world and particularly Europe faces, JCI Europe reaffirms the organization’s commitment to collaboration, engagement and sustainable development. The creation of this resolution presents the opportunity for JCI to appeal to partners at all levels, stakeholders from all sectors of society and active citizens from all corners of Europe to take action, and respond to injustice and conflict in a constructive, positive and peaceful manner. As active citizens dedicated to global development, and inspired by our collective commitment to create a better future for our communities, we, the delegates commit to the following: 1. Within the JCI Active Citizen Framework, continuously analyze the biggest challenges facing our communities and collaborate with partners to implement sustainable solutions creating a better future for citizens all over Europe. 2. Within the movement of #iameurope, to continue to encourage young people to take ownership of and responsibility for their continent; Through empowerment, engagement and community action, citizens across the region, will unite with a common identity, shared goals and ultimate vision for a peaceful and prosperous Europe. 3. Through those actions and within the strategic development of our organization in the next years, to support the implementation of the key priorities of the Europe 2020 Strategy: smart, sustainable and inclusive growth, especially through activities in the fields of employment, research and development, climate and energy, education and the fight against poverty and social exclusion. As we embark on our journey to 2015 and beyond, we make these commitments to ensure that the voices of young people are heard and their strengths used to realize our shared vision of global peace and stability as we JCI, celebrate our anniversary with 100 years of impact. Dated this 5th day of October 2014 in Brussels, Belgium" #iameurope. Ossia: io sono l’Europa. E’stato presentato direttamente a Herman van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, il movimento che invita i giovani a condividere perché siano orgogliosi di essere europei. A sottoporre all’attenzione di Bruxelles l’iniziativa è stata questa settimana una delegazione JCI (Junior Chamber International), che ha consegnato la dichiarazione dei 70 delegati che per quattro giorni hanno visitato le istituzioni europee partecipando a workshop per dare il proprio contributo alla strategia Europa 2020. Come commentato dal Chairman europeo Ismail Haznedar nel ringraziarla per il prezioso supporto, l’incontro è stato possibile grazie alla presenza della nostra Chiara Milani, prima donna europea eletta presidente internazionale JCI e attuale presidente del Senato mondiale JCI, che assieme agli altri vertici internazionali ha incontrato il numero uno del Consiglio europeo durante il programma dell’associazione che mira a rafforzare la consapevolezza in materia di istituzioni dell’UE, dando ai soci JCI anche la possibilità di seguire come un’ombra un europarlamentare per due giorni. “Partecipo a questa iniziativa dal 2008 e quest’anno sono stata felice di tornarvi per portare la voce dei giovani cittadini attivi direttamente al presidente van Rompuy”, commenta Milani. I delegati che hanno partecipato al “JCI European Know-How-Transfer” hanno infatti dato il proprio contributo d’idee e affermato il proprio impegno riguardo la strategia europea che, per rilanciare l’economia dell’UE, prevede cinque obiettivi ambiziosi in materia di occupazione, innovazione, istruzione, integrazione sociale ed energia/clima, da raggiungere entro il 2020. In Europa JCI, che costituisce una leadership globale di cittadini attivi tra 18 e 40 anni, è attiva in quaranta nazioni. A livello mondiale, sono ben 123 i Paesi in cui l’associazione offre opportunità di crescita ai giovani affinché si facciano promotori di cambiamenti positivi. Un altro primato italiano. Nei giorni scorsi,Chiara Milani è stata invitata a parlare a Bruxelles, all’assemblea generale dell’Unione consolare belga, che per la prima volta in 22 anni ha chiamato come relatore una donna. Scegliendo, appunto, la prima donna europea eletta presidente mondiale della Junior Chamber International, che JCI Italy si onora di esprimere. “Ho ricordato ai diplomatici che, come ha detto il primo ministro Matteo Renziin occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, i nostri nonni non hanno fondato l’Europa per una moneta comune, ma contro la guerra. Ossia, per la pace. Oggi più che mai dalla fine della seconda guerra mondiale l’Europa deve avere il coraggio di agire per la pace”, spiega Milani, che è stata invitata a parlare della sua esperienza a capo della leadership globale di cittadini attivi tra 18 e 40 anni. Apprestandosi a festeggiare il centesimo anniversario di fondazione, JCI conta infatti un network di qualche milione di persone tra soci under 40, alunni e senatori,tra cui il principe Alberto di Monaco e l’attuale vice primo ministro giapponese Taro Aso, che lo scorso anno la prima presidente mondiale italiana ha personalmente incontrato, assieme a personaggi del calibro di Papa Francesco e il segretario dell’ONU Ban ki-Moon. “E’ stato molto bello – conclude Milani – scoprire come tra i consoli onorari ci siano tanti senatori e alunni della scuola JCI”. A seguire, il discorso integrale in francese pronunciato allo Chateaux Sant’Anne dalla nostra Chiara Milani: Honorable Willy Deswaef, président de la Belgian Consular Union, Monsieur Philippe Mettens, président du Comité de Direction de la Politique scientifique fédéral, Mesdames et Messieurs les consuls, Mesdames et Messieurs, Bonsoir ! Il y a une phrase gravée dans ma mémoire, qui a été prononcée par le grand diplomate et politicien Talleyrand: "La vie d'un Consul est une vie consacrée au service de l'humanité". Je me souviens parfaitement que la première fois je l'ai lu, j'ai immédiatement remarqué à quel point cette phrase est similaire à la dernière phrase de la déclaration de principes JCI: «Nous croyons que servir l'humanité constitue l’oeuvre le plus noble d'une vie". Similitude Impressionnant, n'est-ce pas? C'est la raison pour laquelle je n'ai pas été surpris de découvrir que tant de consuls étaient membres JCI quand ils étaient plus jeunes (je ne dirai pas jeune ... Mais plus jeune;). Parmi eux, le président, honorable Willy Deswaef, qui était membre de notre Organisation ici en Belgique quand je suis juste né et qui incarne encore nos valeurs JCI en tant que Sénateur JCI. Dans 120 pays et plus de 5.000 communautés à travers le monde, les membres de la JCI , hommes et femmes âgés entre 18 et 40 ans, se font promoteurs de la paix mondiale en tant que citoyens actifs. Oui, parce que c'est ça la JCI Leader mondial des citoyens actifs. Une définition que je suis sûr l'on peut bien comprendre ici en Belgique, pays qui accueille les institutions de l'Union européenne, ce qui favorise une citoyenneté active. Permettez-moi de saisir cette occasion pour féliciter M. Junker, président de la Commission européenne, pour le prix qu'il devrait recevoir aujourd'hui. Un prix au nom de Michele Di Gianni, permettez-moi de dire avec fierté "mon compatriote", Le consul italien qui a inspiré la « Belgian Consular Union». Exactement ses mots m'ont aidé a remarquer qu’il y a un autre aspect de la JCI qui me rappelle votre esprit, l'esprit de consuls honoraires, car il a expliqué que cet esprit de service que ressentent les consuls jour après jour constitue le paiement le plus élevé pour votre travail. Est-il toujours ainsi? Je pense que oui, parce que j'ai personnellement connue m. Volkan Ozturk, consul honoraire du Cambodge en Turquie, qui a été membre du conseil d'aministrazione international de la JCI en 2013 Eh bien, c'est la même chose pour tous les membres de la JCI , qui sont des bénévoles. Nous donnons notre contribution à la paix mondiale parce que nous croyons - une autre valeur indiqué dans notre déclaration de principes - nous croyons que la fraternité de l'homme transcende La souveraineté des nations. Sans aucune discrimination, ni partisane ni religieuse. Pas de discrimination, à nouveau, ni en ce qui concerne la race, ni le sexe. En ce qui concerne le dernier aspect que je j’ai mentionné, permettez-moi de partager avec vous cette expérience -Particulièrement venant d'Italie, qui est certes un beau pays célèbre pour de nombreuses raisons en Europe, mais franchement pas pour l'égalité des sexes - Je suis fier de donner ma petite contribution personnelle à l’émancipation des femmes, en étant la première femme européenne a avoir été élu présidente de la Jeune Chambre Internationale. Même plus, je suis fier de dire que pour la première fois JCI a élu, avec moi, un conseil d'administration avec un réel équilibre entre hommes et femmes. Sincèrement, j'espère que dans le futur il y aura plus de femmes aussi parmi vous, mesdames et messieurs... Nous savons tous que l'égalité des sexes est l'un des huit objectifs de développement du Millénaire des Nations Unies et cette année 2014, la JCI célèbre à la fois le 30ème anniversaire de partenariat avec la CCI (Chambre de commerce internationale) et le 60ème anniversaire du partenariat avec les Nations Unies. À cet égard, je suis heureux de rappeler que la JCI est la seule organisation qui n'est pas un organisme de l'ONU qui peut mettre le globo JCI dans son logo. J'ai eu l'honneur de rencontrer le Pape François et lui donner un symbole de la campagne anti-paludisme JCI organise en collaboration avec la Fondation des Nations Unies. Comme citoyenne mondial en provenance d'Europe, je saisis cette occasion pour dire que j'espère que nous allons aussi renforcer notre coopération avec l'Europe. En fait, dans JCI nous nous sommes engagés à devenir de plus en plus l'organisation qui unit tous les secteurs de la société de façon à créer un changement positif, parce que notre mission est d'offrir des possibilités de développement qui permettent aux jeunes de créer des changements positifs. En gardant cela à l'esprit, dans quelques jours, plus précisément dimanche, ici à Bruxelles, va commencer un programme JCI appelé « le transfert du savoir-faire » (JCI European Know-How-Transfer) qui a commencé il ya 11 ans d'un programme similaire établi par nos membres du Parlement allemand et qui vise à répandre la connaissance des institutions européennes. Délégués JCI venant de différents pays vont partager les meilleures pratiques concernant la JCI concernant Les priorités du semestre européen et fourniront leur contribution à la stratégie Europe 2020 à travers des ateliers actifs. Nous le faisons parce que - encore une fois, une autre similitude avec les paroles de sagesse de Michèle Di Gianni – tout autant que vous, nous sommes des «personnes responsables». J'étais honorée d'être «invité à prendre la parole devant de nombreux chefs d'État, ministres, maires, diplomates, étudiants, gens d'affaires et les citoyens plus exactement concernant la responsabilité sociale individuelle. Tout comme les entreprises ont mis l'accent sur la (responsabilité sociale des entreprises), pour contribuer à la prospérité économique de leurs collectivités, tous les citoyens devraient se concentrer sur la responsabilité sociale individuelle, et mettre en évidence que nous avons non seulement des droits ... mais aussi des responsabilités individuelles pour contribuer au développement de la société. Pour parler Franchement, les gouvernements, par eux-mêmes, ne peuvent pas résoudre tous les problèmes. Les Entreprises, seul, ne peuvent pas résoudre tous les problèmes. Au meme titre, les citoyens, seuls, ne peuvent pas répondre à tous les défis. Si l'un des trois piliers tombe, les autres ne peuvent pas gérer la situation par eux-mêmes. Historiquement, après chaque guerre, les jeunes sont les protagonistes qui prennent en charge la reconstruction du monde. La même chose que nous avons à faire après la crise économique. Et de nos jours les technologies nous donnent de nouveaux outils pour que notre voix soit "entendue. Mais nous ne devons pas utiliser notre voix pour nous plaindre, car tout le monde est en mesure de se plaindre ... Si nous avons la responsabilité individuelle social, nous devons utiliser notre voix pour proposer des solutions et des idées et prendre des mesures en conséquence. Parce que tout le monde est capable de parler, mais si nous voulons créer un changement positif, nous devons oser agir, qui à mon avis signifie avoir le courage de faire la bonne chose, au lieu de la plus simple. Parce que ce qui compte vraiment dans la vie n'est pas ce qui est facile ou difficile, mais ce qui est vide de sens et ce qui, au contraire, est significatif. Donc, je suis heureuse que le jusqu’ici unitaire - candidat à la prochaine présidence, qui est l'homme que j'ai choisi comme mon bras droit et qui est JCI leader en Europe, Ismail Haznedar de Turquie, ait choisi de continuer à répandre la responsabilité sociale individuelle dans son plan d'action pour 2015, qui sera «une année très spéciale pour notre organisation, parce que nous allons célébrer le 100 anniversaire du mouvement JCI. 100 ans d’impact! 100 ans de projets ! 100 ans de dirigeants, comme les 6 anciens premiers ministres du Japon (parmi lesquels, l’actuelle vice-Premier ministre Taro Aso) et nombreux anciens présidents des États- dans d'autres pays, également en Europe, à partir de son altesse serenissime le Prince Albert de Monaco, qui est encore présent dans notre Organisation en tant que Sénateur JCI - ainsi que votre président, honorable Willy Deswaef - et qui a accueilli l'an dernier la Conférence européenne JCI. Eh bien, j'espère qu’à l'avenir, nous aurons plus de dirigeants européens qui viennent de l'école JCI, parce que - comme le président du Conseil d'Italie Matteo Renzi a rappele dans cette période de la présidence italienne du Conseil de l'Union européenne - "nos grands-parents n'ont pas construit l'Europe pour une monnaie commune, mais contre la guerre." C'est, pour la paix Ils l’ont construite en revant de paix. Maintenant, sans doute plus que jamais depuis la deuxième guerre mondiale, l'Europe a besoin de défendre la paix. Nous, les membres de la JCI , nous sommes prêts à faire notre part. C'est utile de mentionner que cette année, notre congrès mondial se tiendra à Leipzig, où il y a 25 ans a commencé la révolution pacifique qui a amené à la chute du Mur de Berlin ... Et c'est aussi utile de rappeler une déclaration de nos fondateurs, que je tiens à citer: «Dans l'histoire des nations et des institutions politiques la croissance de la pensée parmi les jeunes hommes de leur temps a tendance à être oublié, pour demeurer non écrite. Les historiens de ce siècle ne trouveront pas cela. Les gens d’ici 100 ans, liront, écrites dans la chronique du monde ", l'histoire d'une organisation qui est unique dans sa Fondation, ses objectifs et ses réalisations. Mais, comme mentionné précédemment, nous savons que ce n'est qu'en unissant tous les secteurs de la société, que nous pourrons avoir une solution durable. Donc, je suis ici aujourd'hui devant vous, pour vous proposer, au nom du Sénat JCI de créer un partenariat solide pour la paix: nous devons oser agir pour unir et avoir un impact positif. Le réseau des consuls et le réseau JCI - qui en Europe est actif dans 40 pays et dans le monde est composé de quelques millions de personnes parmi les membres, les sénateurs et anciens - peut et doit sentir la responsabilité de coopérer pour la paix. Nous sommes jeunes et créatifs, et nous mettons notre volonté à perpétrer, unir et prendre soins à la disposition de votre sagesse pour prêcher par l'exemple. A partir de la Belgique , berceau de l'Union européenne, et particulièrement important pour JCI, car - avec actuellement environ 1200 membres actifs dans plus de soixante organisations locales – Belgique Jeune Chambre a été la première organisation nationale JCI à être installé en Europe en 1947. En tant que journaliste, j'ai vécu pendant près de 20 ans dans un monde de mots. Et j'ai réalisé que les seules choses importantes sont les faits. Donc, je sais que vous êtes tous des gentleman, mais si vous croyez que dans le dernier quart d’heure, nous n'avons perdu notre temps à écouter un discours dans mon très mauvais français, mais nous l’avons investi pour ce que nous croyons tous, s'il vous plaît ne me dites pas seulement de belles paroles. S'il vous plaît, oser agir pour renforce notre coopération, à partir des pays que vous représentez, où, parfois, il est difficile pour les jeunes citoyens actifs de se faire entendre par le gouvernement si ils ne se plaignent pas, mais, au contraire, ils essaient de faire des propositions ... Encore une fois, en tant que journaliste, je sais qu’un arbre qui tombe fait plus de bruit qu'une forêt qui pousse ... Mais la forêt continue de pousser... C’est maintenant ou jamais. L'appel est le vôtre. Prenons La responsabilité d'oser agir davantage pour la paix. Main dans la main. Parce que seulement main dans la main, nous pourrons arriver à la vrai paix! Mercì beaucoup! SABATO 15 e DOMENICA 16 FEBBRAIO 2014
Vi aspettiamo per un weekend tra neve, divertimento, stelle e naturalmente tanti contenuti JCI ... il tutto all inclusive a soli 70€!!! Cliccate qui per scaricare il pdf contenente il programma dettagliato! |
EVENTIIn questa sessione troverete le notizie, le immagini ed i video dei principali eventi nazionali ed internazionali della JCI. Archives
December 2015
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